Testaccio è conosciuto come il “quartiere popolare” di Roma e ad oggi rimane l’unico, insieme a Trastevere, a mantenere un genuino e forte senso di “romanità”. Appena oltre il fiume Tevere, vicinissima al Boutique Hotel, Roma nel suo centro autentico.
Qui è nata Elsa Morante, e tra le sue strade e molte attrazioni è possibile vivere una esperienza unica e personale, romantica, ma anche adatta ai viaggiatori business in cerca di una piacevole distrazione.
Qualsiasi itinerario attraverso il quartiere Testaccio parte dalla Piramide Cesia, un monumento funebre fatto erigere da Caio Cesto Epulone tra il 18 e il 12 a.C., sull’onda della moda orientale che colpì Roma dopo la conquista dell’Egitto. Alta 36,40 metri, è a base quadrata, con l’esterno ricoperto di lastre di marmo di Carrara. Fu eretta in soli 330 giorni: gli eredi del politico romano avrebbero perso la sua ingente eredità se non fossero riusciti in questo obiettivo.
Prendendo via Marmorata in direzione Tevere, si incontra Porta San Paolo, una delle porte delle mura aureliane, tra le meglio conservate in assoluto. Il suo nome originale era Porta Ostiensis e collegava la città al suo antico porto.
Molto vicino noterete alcuni imponenti palazzi fascisti, tra cui il Palazzo delle Poste, un esempio di razionalismo costruito tra il 1933 e il 1934.
Una piccola deviazione su via Galvani, ed ecco numerosi capolavori di street art, tra cui l’antica caserma dell’aeronautica rivisitata da Blu e “Jumping Wolf”, realizzato da Roa. Meta successiva è Piazza dell’Emporio, dove si può ammirare un arco romano appartenente all’Emporio Romano, una serie di edifici costruiti tra il II sec. a.C. e il II sec. d.C.
Tra via Manarola e via Ribattino troverete anche Porticus Aemilia, un edificio maestoso nei pressi del porto fluviale cittadino.
Tappa centrale è quella del Monte de’ cocci, una collina nata dall’accumulo di anfore romane o scartate o frammenti delle stesse.
Ultimo step di questo piccolo tour è il Cimitero Acattolico, un parco attraverso il quale si passeggia in compagnia di alcuni gatti. Qui si incontrano alcuni grandi maestri del passato, tra cui John Keats, Percy Bysshe Shelley, Antonio Gramsci, Andrea Camilleri, Carlo Emilio Gadda, Jannis Kounellis, Emilio Lussu, Gottfried Semper e molti altri.
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